lunedì 10 febbraio 2014

Come vendere un'opera videoart?

Come vendere la propria opera di videoarte? per molti questo resta un mistero, sia da un punto di vista commerciale sia dal punto di vista...della riconoscibilità di un'opera come tale. Su Globartmag.com è stato pubblicato un articolo che può dare qualche risposta.

immagine tratta da http://expedientmeans.files.wordpress.com/

Esiste un vero e proprio mercato della video arte? La domanda a cui si è tentato di rispondere ad un recente talk dal titolo Videoarte e Mercato, Come Orientarsi? moderato dalla scrivente durante il Festarte Videoart Festival ha fornito valide risposte ma ha anche creato ulteriori interrogativi che non possono di certo essere dipanati in un unico appuntamento. Si sono fatti esempi di aste e vendite stratosferiche per opere di artisti del calibro di Bill Viola, Pipilotti Rist e Shaun Gladwell ma per quanto riguarda il mainstream va fatto un discorso ben più articolato. Vi sono infatti artisti che rendono pubbliche le loro opere pubblicandole su piattaforme come Youtube, altri che scelgono di venderle a tirature altissime tramite i distributors e renderle così fruibili a tutti come se si trattasse di comuni films in dvd. Vi sono invece altri artisti che puntano sulla limitatezza dei master per far alzare le quotazioni ed altri che studiano appositi packaging limited edition per rafforzare il concetto di unicità, in tal caso il cofanetto a corredo diviene un’opera nell’opera. Altro grande interrogativo è rappresentato dai supporti, in rapida evoluzione come l’intera tecnica del resto...

CONTINUA SU http://www.globartmag.com/
sabato 4 febbraio 2012

Cosa mangiano i serpenti? Le mostruose raffigurazioni di Otranto

Eccezionale questa raffigurazione visibile nella cattedrale di Otranto, con un enorme serpente cornuto che divora una lepre.
L'immagine è segnalata in un interessante sito dedicato a strani animali esistiti presumibilmente nella terra d'Otranto, un testo di grande interesse per gli appassionati di criptozoologia italiana.

"Nel territorio noto sotto il nome di Terra d’Otranto, nell’estrema porzione orientale d’Italia, esistono alcuni esseri viventi la cui presenza sembra prestarsi ad essere spiegata solo con la storia passata del territorio.

Molte sono state infatti le vicende storiche che hanno collegato questa terra all’Oriente più che all’Occidente, con alterne fasi di immigrazione, emigrazione, dominazione, e con queste di esportazione e, soprattutto, di importazione....
Tutto ciò ha portato a plasmare in maniera esclusiva l’ambiente biologico di questa terra, facendo di essa un panorama unico in tutto il territorio nazionale, caratterizzata com’è da specie altrimenti assenti in qualsiasi parte d’Italia e dell’Europa centro-occidentale...more
(Site miroir du Centre d’Etude et de Recherche sur la Bipédie Initiale)

Scherzi della natura: La gazzella - barboncino alieno

Sembra una sorta di barboncino alieno con il corpo da gazzella. Si tratta di una specie sconosciuta, di un mutante baffuto o di...un esperimonto di Photoshop?
Gli avvistamenti sembrano comunque essere reali, vediamo se ci saranno nuove foto più avanti.

NAIROBI – Uno “strano” animale pelosissimo si aggira nel parco nazionale del Masai Mara nel sud ovest del Kenya. La creatura, stando a quanto scrive il mensile Oasis, avrebbe il pelo marrone scuro, lungo e sfumato di grigio, a coprire gli occhi. Due folti baffoni chiari ed una lunga barbetta ad incorniciarne il muso”. L’animale sembrerebbe una sorta di gazzella di Thompson, ma la stranezza, secondo il mensile che si occupa di fauna e flora, sarebbe proprio il pelo che la ricopre, “tanto più lungo del normale da renderla pressoché irriconoscibile. Quasi una criniera leonina sulla testa, ed un vello fitto ed ispido sul resto del corpo”. Il primo a catturarne le immagini lo scorso agosto nel parco del Msai Mara è stato un fotografo italiano Paolo Torchio rimasto incuriosito da questo quadrupede con la “testa che assomiglia a quella di un cagnolino ma ricoperta da pelo fitto”. La notizia della scoperta di questa strana creatura è stata ripresa anche dal sito che si occupa di news della Tanzania Ippmedia. Il quotidiano precisa che un animale simile sarebbe stato avvistato anche nel parco nazionale Serengeti della Tanzania.

Apcom, 14 dicembre 2010.

sabato 9 aprile 2011

Il Lago di Gerundo e il biscione di Milano


Continua la nostra avventura criptozoologica nel mondo dei mostri italiani.
Molti di questi casi provengono dal medioevo e si parla di serpenti, draghi, esser mostruosi che abitano luoghi ormai spesso scomparsi, come il lago di Gerundo.

"Il monaco Sabbio nel 1110 scrisse la storia di Tarantasio il mostro del lago Gerundo, lago scomparso nel XIII secolo, che si nutriva di bambini e uomini.
I fiumi Adda, Oglio e Serio con i loro straripamenti formavano il lago Gerundo, chiamato anche "Mare gerundo" , Gerondo o Geroso , il quale era poco profondo ma molto esteso, infatti si estendeva in parte sulla provincia di Bergamo, Lodi, Cremona e si estendeva fino ai confini di Milano.
Sul lago vi erano numerose isole, la più importante fu l'isola Fulcheria su cui si nacque la città di Crema.
La
descrizione del mostro è quella di una creatura serpentiforme, la testa enorme con grandi corna e coda e zampe palmate, sputava fuoco dalla bocca e fumo dal naso..come un drago.
Un documento del 1300 riporta la notizia di una creatura di grosse dimensioni uccisa a Lodi a cui fu dato il nome di drago Tarantasio, le cui ossa furono conservante fino al 1800.

A Milano in un affresco della chiesa di San Marco del 1200 è riportata l'immagine di un uomo vicino ad un grosso rettile simile ad una lucertola gigante che fuoriesce dall'acqua. Il Drago Tarantasio è rappresentato nello stemma di Milano, il Biscione con un bambino in bocca, dell'antica famiglia Visconti. Secondo la leggenda il drago fu ucciso da un cavaliere vicino a Calvenzano. egli era il fondatore della famiglia Visconti segue

sabato 2 aprile 2011

Mostri italiani: Il Tatzelwurm

Si chiama Tatzelwurm ed è il Drago delle Alpi.
E' stato avvistato a Salisburgo nel 1779, in Francia nel 1800, in Austria nel 1908 e nel 1921, e spesso tra la Francia e l'Italia yta il 1939 e il 1992.

Si tratta di una lucertola molto grossa, o un serpente a quattro zampe. Ha la pelle a scaglie ed occhi grandissimi, come raccontano i molti testimoni.


foto tratta da chupacabramania.com

Di questa foto si parla anche si wikipedia. "Nel 1934 un tale Balkin presentò la foto di un tatzelwurm, ma l'immagine appare un falso piuttosto grossolano. Alcuni resti di presunti tatzelwurm si rivelarono appartenenti ad animali diversi e conosciuti."

Criptozoologia in Italia

Sta prendendo campo la Criptozoologia. Sempre di più.
Ma quali oscure pulsioni si celano dietro questa nuova pseudo-disciplina? è uno dei frutti psicologici della crisi in atto, o si basa su fondamenti scientifici seri? probabilmente sono vere tutte e due le cose.

'La criptozoologia, nata da un idea dello zoologo Bernard Heuvelmans, è la scienza che studia gli animali ritenuti estinti o animali non classificati basandosi su prove che riportino alla loro possibile esistenza come nel caso del tilacino o tigre della tasmania ritenuta estinta ma secondo alcuni ancora in vita. La criptozoologia è una branca della zoologia tradizionale. Coloro che studiano in questo campo sono chiamati criptozoologi.

Alcuni criptozoologi collegano la criptozoologia al mondo dell'ufologia, gli animali ritenuti di origine aliena come il mothman non vengono considerati nella branca di studio della criptozoologia'.

Da Chupacabramania.com


Nei prossimi post indagheremo alcuni casi criptozoologici italiani.
Ecco un elenco già presente su web:
http://www.chupacabramania.com/articoli/strane_creature/mostri_italiani.htm
lunedì 8 novembre 2010

Antropologia della Lega Nord - il postmito di Bossi

Esiste un'antropologia della Lega Nord? Sono stati pubblicati studi approfonditi in proposito? Senz'altro, a proposito della Lega e del suo "postmito" Umberto Bossi si possono esprimere opinioni ben più complesse di tante banalità e luoghi comuni spesso affermati.
Nel blog http://www.dongiorgio.it/ ho trovato interessanti osservazioni in proposito:

...La Lega Nord fonda il suo integralismo sul principio della razza padania - in antropologia fisica non esiste tale classificazione di razza - che risponde al costrutto identitario postindustriale. Su questo costrutto identitario costruisce, con degli slogan, una logica persecutoria che ripropone nel tempo l’oggetto simbolico della razza e della terra padania. Dalle origini la Lega Nord ha posto come oggetto fondamentale un persecutore che va sconfitto, combattuto: occupanti della padania, Roma ladrona, extracomunitari, insicurezza sociale, materiale e ora gabbie salariali. La Lega Nord per conquistare consenso ha sempre bisogno di un nemico da combattere reale o irreale, da sbandierare, in questo modo rinforza la dimensione identitaria Continua

immagine da noisefromamerika.org