Compiendo una ricerca tramite google, sui blog dedicati effettivamente alla politica in Italia, sono rimasto stupito di una lieve povertà dei risultati della primissima pagina (marzo 2010).
A parte i blog di politici famosi e testate legate a grossi editori, pensavo di trovare molti più blog dedicati vivamente alla discussione politica, senza sfruttare, possibilmente, le più note keywords per caricare i soliti immancabili adsense.
Stranamente, in prima pagina, come prima voce (ricerca: "blog politica"), vien fuori un blog di una semplicità disarmante. Una semplicità non solo formale (realizzato con un semplicissimo tempate di splinder), ma anche strutturale e contenutistica.
In http://comunicazionepolitica.splinder.com/, l'autore pone domande ai suoi stessi lettori, i quali sembrano interessati a rispondere. L'ho trovato davvero funzionale, essenziale e accattivante. Ma le medie shinystats, almeno in questo periodo, danno poco più di 50 visite al giorno.
Oggi, 12 marzo 2020, le statistiche di google danno la parole chiave "blog" altalenante, e meno ricercata di un anno fa. Mentre la parola "wordpress" continua ad essere fortemente ricercata (ma non potrà salire all'infinito!), altre come "blogger" o "splinder" sembrano in evidente caduta.
Qualcuno, su splinder, mentre la redazione (splinder stesso) ha inspiegabilmente cancellato adsense dai blogs degli utenti, si è lamentato di una "volontà di annientamento della comunicazione web da parte dei media" (ca.). Forse una paranoia.
Ma nel frattempo "adsense" stessa, come parola chiave, è in decadenza da più di un anno.
...solo qualche pensiero. Ma medito.
venerdì 12 marzo 2010
martedì 23 febbraio 2010
giovedì 14 gennaio 2010

In occasione della 1° edizione italiana del Workshop di ideazione e creazione di video virali diretto da Alex Orlowski , ti invito giovedi' 14 gennaio alle 18.30 presso la casa della creativita'di firenze dove si terrà un incontro con la regista e organizzatrice del corso viral video.
Il corso si attuera' nel mese di febbraio a firenze,sulle nuove forme di promozione attraverso i video virali e i video musicali concepiti per internet.
siete invitati a partecipare domani all'incontro e a far girare la notizia del corso agli interessati.
Ingresso libero confermare partecipazione .
Info:
e-mail:
per iscrizioni al corso
Lucrezia Ferrari
3357660848
giovedì 17 dicembre 2009
Quando lo Stato fallirà, la Padania si farà indipendente, Roma sarà attraversata da un Muro e Renzi si annetterà al Nord dopo aver creato un governo provvisorio...allora urgeranno delle scelte coraggiose...ed ecco la Repubblica Democratica Italica, per l'indipendenza della nazione etrusco-senonico-umbra! Toscana, Marche, Umbria ed Alto Lazio uniti sotto il segno della libertà, della cultura, dell'amore per una terra dalle radici eccezionali...
...ovviamente, è uno scherzo. Ma dopo che in questi giorni abbiamo visto "volare duomi"...beh...tutto è possibile!
giovedì 10 dicembre 2009
giovedì 3 dicembre 2009
domenica 29 novembre 2009
Come usare un microfono. Sembra facile ma...
LABORATORIO
TRASMISSIONE ORALE DELLA POESIA
E USO DEL MICROFONO
tre giorni di incontro e pratica con Mariangela Gualtieri
dal 9 all’ 11 aprile 2010 dalle ore 15 alle ore 20.
a Macerata
per 12 partecipanti
Modalità d’iscrizione:
inviare una e-mail con la richiesta d’iscrizione a rebis.info@email.it;
le iscrizioni si ricevono dalle ore 9.00 del 22 febbraio al 5 marzo 2010. Le richieste ricevute prima di quel giorno e quell’ora non saranno prese in considerazione;
non sono ammessi coloro che hanno già partecipato ad altri seminari della Gualtieri.
Per informazioni: rebis.info@email.it
Teatro Valdoca
www.teatrovaldoca.org
TRASMISSIONE ORALE DELLA POESIA
E USO DEL MICROFONO
tre giorni di incontro e pratica con Mariangela Gualtieri
dal 9 all’ 11 aprile 2010 dalle ore 15 alle ore 20.
a Macerata
per 12 partecipanti
Modalità d’iscrizione:
inviare una e-mail con la richiesta d’iscrizione a rebis.info@email.it;
le iscrizioni si ricevono dalle ore 9.00 del 22 febbraio al 5 marzo 2010. Le richieste ricevute prima di quel giorno e quell’ora non saranno prese in considerazione;
non sono ammessi coloro che hanno già partecipato ad altri seminari della Gualtieri.
Per informazioni: rebis.info@email.it
Teatro Valdoca
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Pubblicità virale: Un corso di Viral Video

In occasione della 1° edizione italiana del Workshop di ideazione e creazione di video virali diretto da Alex Orlowski , ti invito giovedi' 14 gennaio alle 18.30 presso la casa della creativita'di firenze dove si terrà un incontro con la regista e organizzatrice del corso viral video.
Il corso si attuera' nel mese di febbraio a firenze,sulle nuove forme di promozione attraverso i video virali e i video musicali concepiti per internet.
siete invitati a partecipare domani all'incontro e a far girare la notizia del corso agli interessati.
Ingresso libero confermare partecipazione .
Info:
e-mail:
per iscrizioni al corso
Lucrezia Ferrari
3357660848
e-mail: f17loo@gmail.com
http://www.youtube.com/watch?v=8uWvWITpcwo
...una Repubblica Democratica Italica???

...ovviamente, è uno scherzo. Ma dopo che in questi giorni abbiamo visto "volare duomi"...beh...tutto è possibile!
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Gadget aziendali: uno strumento innovativo di marketing one-to-one
Comunicare il proprio brand e fidelizzare la clientela con un semplice oggetto o gadget è oggi una delle strategie privilegiate per far conoscere la propria a zienda e il proprio marchio. Una fiera, un congresso, il lancio di un nuovo prodotto o servizio sono soltanto alcune delle occasioni durante le quali le aziende possono ricorrere all'utilizzo di gadget aziendali per diffondere un messaggio o semplicemente incrementare la conoscenza del proprio brand.
Questa strategia di comunicazione, definita pubblicità tramite l'oggetto, abbreviata P.T.O., è, se ben gestita, una forma di promozione vincente, che può assicurare importanti ritorni economici. Quali caratteristiche dovrebbe possedere un articolo promozionale perchè fidelizzare i propri clienti e incrementare le vendite?
CONTINUA
(autore testo: Nomesia)
Questa strategia di comunicazione, definita pubblicità tramite l'oggetto, abbreviata P.T.O., è, se ben gestita, una forma di promozione vincente, che può assicurare importanti ritorni economici. Quali caratteristiche dovrebbe possedere un articolo promozionale perchè fidelizzare i propri clienti e incrementare le vendite?
CONTINUA
(autore testo: Nomesia)
Le linee di Nazca
La cultura Nazca abitava il Perù ed è una delle più celebri civiltà precolombiane, quei gruppi umani che poi le scorrerie dei conquistadores portarono alla pressoché totale estinzione. Le linee Nazca sono uno dei tanti misteri legati al mondo antico: si tratta di una serie di tracciati che si trovano nella parte sud del Paese e che occupano una superficie molto considerevole, di quasi 500 kmq.
Se si procede ad una visita dall’alto, su uno dei molti aerei privati che offrono voli con guida, si possono ammirare un gran numero di queste Nazca Lineas (come le chiamano i locali) che sembrano rappresentare una serie di figure animalesche (principalmente di volatili). Le ultime ricerche sulle Nazca Lines ci portano in Germania, dove l’archeologo Tomasz Gorka ha ipotizzato che le linee potessero avere una funzione religiosa, essere cioè una sorta di “strade sacre”.
Sulle linee Nasca se ne possono leggere di tutti i colori, comprese le tradizionali ipotesi su tracce lasciate dagli alieni. Anche Giuseppe Orefici del Centro Italiano Sudi e Ricerche Precolombiane concorda però con l’ipotesi di Gorka aggiungendosi ai sostenitori della tesi delle strade sacre, tanto più che queste immagini si trovano anche su altri oggetti Nazca e sempre hanno funzione di evocazione e comunicazione con gli Dei.
Fonte: voiaganto.
Se si procede ad una visita dall’alto, su uno dei molti aerei privati che offrono voli con guida, si possono ammirare un gran numero di queste Nazca Lineas (come le chiamano i locali) che sembrano rappresentare una serie di figure animalesche (principalmente di volatili). Le ultime ricerche sulle Nazca Lines ci portano in Germania, dove l’archeologo Tomasz Gorka ha ipotizzato che le linee potessero avere una funzione religiosa, essere cioè una sorta di “strade sacre”.
Sulle linee Nasca se ne possono leggere di tutti i colori, comprese le tradizionali ipotesi su tracce lasciate dagli alieni. Anche Giuseppe Orefici del Centro Italiano Sudi e Ricerche Precolombiane concorda però con l’ipotesi di Gorka aggiungendosi ai sostenitori della tesi delle strade sacre, tanto più che queste immagini si trovano anche su altri oggetti Nazca e sempre hanno funzione di evocazione e comunicazione con gli Dei.
Fonte: voiaganto.
Nazionalismo moderno in Italia
II nazionalismo moderno in Italia nacque e si sviluppò, come nella maggior parte degli altri Paesi europei, nella seconda metà dell'800. In particolare, nel nostro Paese, trovò una sua ben definita espressione politica nel Crispi e nei governi da lui presieduti che, non a caso, lanciarono l'Italia in una serie di avventure coloniali per altro conclusasi in modo disastroso con la rotta di Adua del 1896 e con l'avvicinamento agli Imperi Centrali ai quali l'Italia era unita dalla Triplice Alleanza.
Si trattava di un nazionalismo aggressivo, colonialista ed imperialista, ben diverso dal nazionalismo romantico della prima metà. Un nazionalismo così male inteso diventò un motivo di difesa degli interessi borghesi aspetto ali 'avanzare della democrazia e del parlamentarismo, insomma della ragione nella politica. Non a caso il nazionalismo no-vecentesco fu antidemocratico, antiparlamentare, antisocialista e totalitario, mirando a coinvolgere strumentalmente anche il proletariato nella difesa di interessi che erano essenzialmente della classe borghese. II nazionalismo in Italia, dopo il fallimento delle avventure coloniali crispine, conobbe una breve fase di eclissi per poi rispuntare intomo al 1903-1904 in chiave soprattutto letteraria, con alcune riviste come il Regno e II Leonardo e con l'atteggiamento di alcuni poeti e letterati che si proponevano di risvegliare la borghesia italiana dal suo sopore rassegnato.
I nazionalisti videro subito, come bersaglio della loro polemica, il Giolitti dedito al compromesso e al parlamentarismo. In realtà, i nazionalisti rifiutavano la politica giolittiana di mediazione tra le forze sociali, che consideravano un pericoloso cedimento della borghesia all'avanzare del socialismo internazionalista e "negatore della patria". Ricordiamo, come espressioni di questo "nazionalismo letterario", la definizione del Papini del 1904 della guerra come "la grande fucina di fuoco e di sangue che ha fatto i popoli forti" e il primo Manifesto del futurismo italiano, scritto nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti, in cui la guerra veniva definiita "la sola igiene del mondo". Anche il Pascoli si caratterizzò per una sempre più manifesta simpatia per il nazionalismo, tanto che al primo Congresso nazionalista italiano, che si tenne nel dicembre 1910 a Firenze, inviò un caloroso telegramma in cui invitava a "riconquistare l'Italia all'Italia".
Il nazionalismo si diffuse nei primi anni del '900, favorito dalla grande stampa d'informazione che era controllata da ceti imprenditoriali che cominciarono a vedere nell'ideologia nazionale borghese un modo per contrastare l'ascesa del proletariato. Tuttavia bisogna dire che, almeno inizialmente, nel nazionalismo italiano confluirono istanze diverse: accanto ai fautori dell'autoritarismo e del privilegio borghese, c'erano anche gli esponenti repubblicani, gli irredentisti, perfino alcuni esponenti democratici o transfughi dell'estrema sinistra. Tutte queste composite espressioni del nazionalismo trovarono il loro primo momento di confronto nel primo Congresso nazionale tenutosi a Firenze nel dicembre 1910. L'entusiasmo interno a questa iniziativa fu notevole, tanto che manifestarono la loro adesione molte associazioni prestigiose, come la "Dante Alighieri", la "Lega navale" e la "Trento e Trieste". Nel frattempo erano sorti numerosi giornali nazionalisti, CONTINUA

I nazionalisti videro subito, come bersaglio della loro polemica, il Giolitti dedito al compromesso e al parlamentarismo. In realtà, i nazionalisti rifiutavano la politica giolittiana di mediazione tra le forze sociali, che consideravano un pericoloso cedimento della borghesia all'avanzare del socialismo internazionalista e "negatore della patria". Ricordiamo, come espressioni di questo "nazionalismo letterario", la definizione del Papini del 1904 della guerra come "la grande fucina di fuoco e di sangue che ha fatto i popoli forti" e il primo Manifesto del futurismo italiano, scritto nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti, in cui la guerra veniva definiita "la sola igiene del mondo". Anche il Pascoli si caratterizzò per una sempre più manifesta simpatia per il nazionalismo, tanto che al primo Congresso nazionalista italiano, che si tenne nel dicembre 1910 a Firenze, inviò un caloroso telegramma in cui invitava a "riconquistare l'Italia all'Italia".
Il nazionalismo si diffuse nei primi anni del '900, favorito dalla grande stampa d'informazione che era controllata da ceti imprenditoriali che cominciarono a vedere nell'ideologia nazionale borghese un modo per contrastare l'ascesa del proletariato. Tuttavia bisogna dire che, almeno inizialmente, nel nazionalismo italiano confluirono istanze diverse: accanto ai fautori dell'autoritarismo e del privilegio borghese, c'erano anche gli esponenti repubblicani, gli irredentisti, perfino alcuni esponenti democratici o transfughi dell'estrema sinistra. Tutte queste composite espressioni del nazionalismo trovarono il loro primo momento di confronto nel primo Congresso nazionale tenutosi a Firenze nel dicembre 1910. L'entusiasmo interno a questa iniziativa fu notevole, tanto che manifestarono la loro adesione molte associazioni prestigiose, come la "Dante Alighieri", la "Lega navale" e la "Trento e Trieste". Nel frattempo erano sorti numerosi giornali nazionalisti, CONTINUA
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