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martedì 23 febbraio 2010

Come usare un microfono. Sembra facile ma...

LABORATORIO
TRASMISSIONE ORALE DELLA POESIA
E USO DEL MICROFONO
tre giorni di incontro e pratica con Mariangela Gualtieri
dal 9 all’ 11 aprile 2010 dalle ore 15 alle ore 20.
a Macerata
per 12 partecipanti

Modalità d’iscrizione:
inviare una e-mail con la richiesta d’iscrizione a rebis.info@email.it;
le iscrizioni si ricevono dalle ore 9.00 del 22 febbraio al 5 marzo 2010. Le richieste ricevute prima di quel giorno e quell’ora non saranno prese in considerazione;
non sono ammessi coloro che hanno già partecipato ad altri seminari della Gualtieri.

Per informazioni: rebis.info@email.it
Teatro Valdoca
www.teatrovaldoca.org


giovedì 24 settembre 2009

Il concetto di "contenuti" e l'evoluzione del web

Un tempo - era più o meno la fine degli anni '90 - giunse il web. Avere e gestire un sito era qualcosa di speciale, e si cercava di lavorare sui contenuti, scrivendo cose d'interesse e d'approfondimento, le quali venivano puntualmente apprezzate dai frequentatori della propria "parrocchia".
Forse, a tratti, c'era una cultualità - o comunque una poesia - intrinseca a questo fare.

In seguito, il web divenne parte integrante della quotidinaità, e lentamente i contenuti persero importanza. Allora non si scriveva più per il contenuti, ma anzitutto per fare link, per creare contatti, inserire immagini, offrire soluzioni funzionali a scopi materiali.
Il web divenne uno strumento di lavoro e un modo veloce, a volte nevroticamente piacevole ,per ottenere risultati.

Oggi, oggi che il web è più che mai Google, siamo tornati a parlare di contenuti, poichè il più grande motore di ricerca del mondo si rapporta ai siti in base a "criteri semantici".
Ma questi contenuti che veniamo a incontrare, dopo più di dieci anni di disillusione, sono ben diversi dai contenuti del vecchio web.
Sembrerebbe che, i "contenuti" per ciò a cui servono e dunque per quello che sono, tendano ad essersi come congelati.

Prendiamo ad esempio questo post.
Sembrerebbe un post di contenuto. O per lo meno sincero. Ma questi contenuti tendono ad essere incredibilmente limati, ed asserviti ad una logica di comunicazione sintetica che assopisce le lusinghe del non-essere, le quali, a loro volta, permettono la sorgenza di un germe poetico. Il quale tende ora a sopirsi. Detto un po' alla cazzo, ma credo che qualcuno capisca.
In realtà, chi conosce google ed al contempo conosce una prospettiva esistenzialista, (cioè pochissimi), sa che questo post è pilotato dall'infermità, o reso vivo dal congelamento.