sabato 26 settembre 2009

Fare Soldi con un Blog?


La mia convinzione è che, per fare soldi con il web, con adsense e con un blog, si debba avere anzitutto una capacità di applicazione costante.

Questo fa fuori sul nascere almeno tre quarti delle persone che conosco, le quali si rivelano evanescenti, incostanti, in molti campi dell'esistenza. Persone che, il più delle volte, vanno "dove ti porta il cuore" permettendo, a chi dal cuore si fa condurre ma non comandare, d'acquisire vantaggi liberamente.

Non m'intendo moltissimo di web, e di far soldi su web, perchè la mia capacità d'applicazione l'ho dedicata ad altri settori dell'esistenza. Ma mi intendo abbastanza di antropologia per non meravigliarmi se, pur essendo il web a portata di mano (e moltissimi i blog e siti che indicano la via del guadagno-con-google), la stragrande maggioranza si arena.

D'altronde è forse vero che, creare ed aggiornare un blog con lo scopo principale di sviluppare un profitto, ha qualcosa d'inquietante ed anti-umano.
L'idea di "blog", qualcosa di personale, comunicativo e creativo per eccellenza, è stato trasfomato, in virtù dei criteri semantici di google, in qualcosa di sintetico.
Non molti sanno ad esempio che, una delle prime regole per la creazione di un blog-di-successo, è occuparsi di argomenti assolutamente ricercati, affinchè i clic di adsense siano più redditizi.

Allora, in che senso un blog è creativo? non certo per la comunicazione, o la qualità delle opinioni, o quella della "poesia". E' creativo all'interno del "mondo delle indicizzazioni". E in quel mondo, in quel linguaggio alieno alla dimensione quotidiana, può essere addirittura "magico".
Una "magia" che solo certi webmaster possono comprendere ed apprezzare. Ma esistono davvero webmaster così?

Concludo con una domanda: cosa succederà quando, ammesso sia possibile, i criteri semantici di google arriveranno ad un tale perfezionamento da riconoscere in assoluto la qualità creativa, artistica o addirittura magica di una pagina html? Quel giorno, la creatività sarà la stessa cosa che intendiamo oggi? Ma oggi, non è già ieri?
Meditiamo.

Nessun commento:

Posta un commento