mercoledì 30 settembre 2009

Un altro decalogo per Bloggers?

Uno degli scopi di questo blog potrebbe essere, da qui ad un anno, quello di redarre una sorta di decalogo - già, ora vanno di nuova i decaloghi -.
Dieci punti da seguire per "sopravvivere al proprio blog, sul finire di quest'era realistica".

In poche parole, vorrei interrogarmi su come, le evoluzioni del web (e dei weblog in particolare) possano cambiare i nostri concetti di espressione, di espressione personale, di comunicazione e dunque di socialità, rischiando di escludere il non-essere (e dunque uno degli ingredienti della poesia) dall'illustrazione di un pensiero.

E di conseguenza, riuscire a estrapolar dei "consigli" su come "salvare la propria anima" dalla proliferazione di una comunicazione asenso unico.
Complicato?
E' ovviamente una ricerca improbabile, paradossale, ironica. Specie se prima non si creano delle basi e si stabiliscono dei limiti concettuali. Ma ciò non è facile. Perchè non girano molte informazioni. Conoscete qualcuno che si sia realmente interrogato, ad esempio, sull'antropologia di adsense?

Così, potrei affermare che i "giorni dispari", la sera, sarò qui a cercare di costruire il mio decalogo. O almeno ci proverò.
Magari, spesso, finirò anch'io con il postare video da candidcamera presi su youtube. Forse si.
Ma, a pensarci, mi risulta più facile scrivere dieci righe di filosofismi che riconoscere i gusti trash degli utenti, e scegliere i video giusti.
La "legge" parla chiaro: se fai un blog, fallo su qualcosa che ti piace e ti compete.

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